martedì 16 ottobre 2012

LA RINASCITA ECONOMICA DELL'OCCIDENTE



L'Impero romano si basava su un'economia monetaria molto sviluppata, questo sistema favoriva la crescita delle città. In seguito al regno di Augusto ci fu un lungo periodo di pace:
  • la stabilità politica consentì di migliorare il sistema stradale, i porti, canali, acquedotti, ponti, fori, teatri ecc.;
  • l'efficacie rete di comunicazioni favorì scambi commerciali in tutto l'Impero e rese Roma il centro del mondo civile;
  • l'unità amministrativa dell'Impero, costituita dalla burocrazia estesa su tutto il territorio romano, contribuì a diffondere la cultura di Roma.
Le cause che prima portarono pace all'Impero, ebbero poi come conseguenza la crisi e la caduta dell'Impero stesso.

Le cause della crisi economica

  Siccome la guerra era cessata, l'afflusso di prigionieri, gli schiavi, era notevolmente diminuito. Le industrie necessitavano di manodopera servile che ormai scarseggiava. Si tentò di risolvere la situazione frazionando il territorio e affittandolo a uomini liberi, liberti (cioé schiavi liberati dal padrone), e servi casati (ovvero schiavi a cui erano assegnati casa e podere vincolati da obblighi verso il padrone). I barbari approfittarono di questo momento di debolezza dell'Impero per attaccarlo. Nel V secolo ci fu l'ultima invasione barbarica, quella decisiva.

  La difesa dei confini del vasto impero richiedeva molti soldati e anche la burocrazia, era numerosa e costosa. Perciò le tasse (spese ordinarie) aumentarono sempre più. Infatti le province, in particolare Gallia e la penisola iberica, iniziarono a sviluppare un'economia autonoma.

  L'Impero romano si divise in due:
  • Oriente, conobbe il momento di massimo splendore con l'Impero bizantino di Giustiniano, qui nacque la civiltà islamica;
  • Occidente, affrontò una forte regressione demografica ed economica, perciò era debole e sottosviluppato;
  La crisi dell'economia monetaria riportò all'utilizzo del baratto; il sale fu l'unico prodotto per cui si usava ancora la moneta.
In Occidente ci fu un evidente spopolamento a causa di carestie, stragi ed epidemie. A causa di questo spopolamento ci fu una riduzione dei campi coltivati e quindi l'espansione delle foreste.
I metodi di produzione romani furono abbandonati e si tornò ad un'economia pastorale.


Il sistema curtense

I nuovi sistemi economici adottati da i vari territori frazionati dell'Impero sono:
  • locali, per l'arresto dei traffici con la crisi;
  • essenzialmente agrari, la terra diventò l'unica fonte di ricchezza;
  • poco differenziati, tutti cercavano l'autosufficienza.
Durante l'Alto Medioevo il terreno venne diviso in curtes o villae. Le curtes appartenevano al dominus (il re, la Chiesa o un signore locale). La curtis era divisa in due:
  • pars dominica (da dominus) parte gestita dal padrone;
  • pars massaricia (da massarius, contadino) parte affidata a servi o contadini; era suddivisa in mansi che potevano essere:
  1.      mansi ingenuili, se affidati a contadini liberi;                    
  2.      mansi servili, se affidati a servi.                                       

Il padrone chiedeva, in cambio dell'uso del terreno, che gli fosse donata parte del raccolto. Inoltre egli pretendeva che i contadini pagassero i tributi (in denaro o in natura) per usare il forno o il mulino, e che prestassero servizio gratuito nella pars dominica per un certo numero di giornate. Questo servizio era chiamato corvées (dal termine francese di derivazione latina "corrugata", cioè opera richiesta).

 

La rinascita: lo sviluppo agricolo e demografico

Intorno al XI secolo si verificò una notevole crescita demografica. Contemporaneamente aumentò la disponibilità economica. Gli storici ritengono che l'aumento della popolazione e la crescita economica si stimolarono a vicenda nelle seguenti circostanze:
  • il clima diventò più mite e favorevole all'agricoltura,
  • le invasioni normanne, ungare e saracene terminarono,
  • furono inventati nuovi strumenti (come il collare rigido e l'aratro pesante)
  • si migliorarono le tecniche agricole passando dalla rotazione biennale a quella triennale,
  • vennero dissodate e bonificate nuove terre.
Nuovi strumenti 
collare rigido: si appoggiava sulle spalle dell'animale senza impedirne la respirazione.
aratro pesante: era in ferro e montato su ruote, quindi meno faticoso da trainare. Era dotato di un vomere: lama che serviva a rivoltare la terra; di un coltro: lama che andava in profondità nel terreno; di un versoio: serviva a rovesciare le zolle.
Il ferro assunse un ruolo importante per lo sviluppo di questi strumenti.























Il mulino
a vento e ad acqua: i Romani conoscevano il mulino, ma solo intorno al Mille si inizia a comprendere che l'energia naturale del vento e dell'acqua poteva essere trasformata in lavoro meccanicamente.


Mulino a vento - miniatura, XIV secolo




















La rotazione triennale dei campi

Prima del Mille si utilizzava la rotazione biennale: metà terreno veniva coltivato e l'altra metà era lasciata a riposo (maggese). L'anno successivo si scambiavano i ruoli.
La rotazione triennale, invece, divideva il terreno in tre parti: la prima era seminata in autunno, la seconda era seminata in primavera e la terza era lasciata a maggese. Questo sistema permetteva di avere meno zone lasciate a riposo (33%) e un raccolto più vario.


L'organizzazione sociale nel Medioevo

La popolazione
Tra il X e il XIII secolo la popolazione europea raddoppiò. Agli inizi del 1300 si registrarono circa 80 milioni di abitanti. In questo periodo sorsero numerosi villaggi nelle campagne, in montagna, nelle paludi bonificate. Molti prendevano il nome da lucus (bosco), per l'ambiente circostante. Altri sono stati chiamati Villanova o Villafranca, ecc. per indicare che erano villaggi nuovi.

La società del medioevo era divisa in tre ordini (non classi sociali):
  • il clero, preti, suore e funzionari che rappresentavano la chiesa;
  • la nobiltà, coloro che combattevano in battaglia, cioè i cavalieri;
  • i lavoratoricoloro che dovevano garantire i mezzi di sostentamento, contadini e artigiani.
Gli ordini erano caratterizzati dalla differenza di possedimenti e ricchezza. Ogni ordine era trattato in modo differente dal governo. All'interno di un ordine però, avevano gli stessi diritti e doveri.

La rinascita dei commerci

L'accrescimento della produttività agricola creò delle eccedenze che stimolarono lo scambio commerciale. Il commercio era favorito, inoltre, dal miglioramento della condizione delle strade e dalle invenzioni nel campo della navigazione. Fu introdotta la bussola (inventata in Oriente), perfezionato il timone e si diffusero le carte nautiche.
Il commercio si sviluppava soprattutto nei porti mediterranei e nell'Europa del Nord. Si commerciava anche con l'Oriente, attraverso Bisanzio e l'Egitto. Gli oggetti importati da Cina ed India erano principalmente stoffe e pietre preziose, gioielli e spezie.

La circolazione monetaria si intensificò:

  • le famiglie ricche fecero fruttare i patrimoni monetari, molti finanziavano i traffici dei mercati, altri fondarono compagnie e società che diedero origine alle banche
  • si svilupparono le tecniche di trasferimento e scambio di denaro: nacquero le lettere di cambio (documenti che rappresentavano somme di denaro)
  • furono necessari cambiavaluta (mercanti che cambiavano le diverse monete), questi si specializzarono nel commercio del denaro e si trasformarono in banchieri, finanziando papi e re

La rinascita delle città

Le città, decadute nell'Alto Medioevo, rinacquero grazie ai commerci. Vi si trasferirono i contadini e i signori feudali. Nacque la borghesia (da burgensis, abitante del borgo), un ordine intermedio fra aristocrazia e ceti popolari. Era formata da artigiani, mercanti, banchieri, medici, avvocati e notai.
Gli artigiani si riunirono nelle Arti, o Corporazioni, associazioni di mestiere che esercitavano un controllo sulla qualità dei prodotti, impedivano la concorrenza illecita e potevano vietare l'apertura di una bottega a chi non faceva parte della corporazione.
Dopo il Mille le scuole, gestite dal clero per l'istruzione degli ecclesiastici, iniziarono a essere frequentate dalla borghesia, che aveva necessità di istruirsi per gestire meglio le proprie attività economiche. In alcune città nacquero libere associazioni di studenti e insegnanti: le universitas studiorum.


Lo Stato moderno:
http://storia-modulo2.blogspot.it/



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